Testimonianze

Alcune testimonianze

condivise dai partecipanti ai nostri corsi

Corso dalla Paura al Piacere

Shunyata

Milano

Mi divertivo un sacco e ridevo😄😄e le persone che erano con me erano tutte rilassate su divanetti e parlavano sorridenti e felici e raccontavano cose belle che gli stavano accadendo… Era davvero  un bel po di mesi che non facevo un sogno così pieno di entusiasmo e divertimento, così gioioso.. Davvero un sacco di mesi. Grazie💖 

Enrica

Torino

Io e la paura ci facevamo tenerezza a vicenda e prese per mano siamo rimaste a vedere cosa c’era oltre. E beh… è stato liberatorio e potente. Spero tanto di averne fatto tesoro! Lo scopriremo solo vivendo!! 💖

Nirava

e mi sono resa conto che il non riconoscimento delle mie reali esigenze mi hanno causato del dolore proprio  4 dita sotto l’ombelico …….grazie per le tue parole chiarificatrici che sento limpide e vere.

Corso sono Relazionante o Dipendente?

Un partecipante dell'edizione Aprile 2020

Prima di rivolgermi a questo servizio, sentivo di avere in me una sfida da affrontare? Nel caso, quale era la sfida? Ti sei sentito supportato ad attraversare la sfida?

Volevo capire il meccanismo delle dipendenze nelle relazioni ed elaborare meglio le mie dipendenze da relazioni. 

Avevi dei dubbi/resistenze prima di decidere se usufruire del servizio (non è un dottore, non è uno psicologo, è roba new age)? Eventualmente, quali? Hai avuto dubbi o esitazioni dopo aver usufruito del servizio? Se continuare o meno? Quali dubbi?

Non avevo dubbi o resistenze riguardo al corso. Ho avuto dubbi se continuare o meno, ma ho concluso il ciclo per la considerazione e il rispetto che nutro per Abheeru. 

Quali punti di forza hai percepito/verificato nell’usufruire del servizio?

Il punto di forza è sicuramente il relatore che con la sua capacità inconsueta di percepire le sfumature delle anime altrui, sa quasi sempre capire il tuo stato d’animo.

Purvesh Alessandro Pecorai

Che poi è una delle qualità che ho ritrovato e sono passato da uno stato in cui non sapevo come ammazzare il tempo a questo in cui le ore delle giornate non sono sufficienti per avere tutti gli scambi che vorrei con situazioni, persone, me stesso…. Entrando nel dettaglio, quello che mi è accaduto con il corso è di trovarmi notevolmente meno sulla difensiva con le persone, di vivere in maniera molto più semplice e naturale anche le mie mancanze o l’esigenza di chiamarmi fuori da una situazione, di dire a qualcuno che non sono sulla stessa lunghezza d’onda. Questo lo devo alle esperienze guidate che stanno entrando sempre più in profondità e, se non posso dire di essere totalmente fuori dal dialogo interiore nella mia mente, almeno questo non è più un continuum…magari non è finito il giudizio verso i miei lati più scomodi ma di sicuro non mi metto più in croce e vivo come un successo il fatto che ci sono situazioni in cui riesco a leggere il copione che sta partendo, accogliendolo anche con un sorriso. Per onestà di cronaca devo riconoscere che il processo è appena iniziato e che se passo qualche giorno senza trovare il tempo per allinearmi, oltre a un senso di perdita di energia vivo ancora una forte delusione per non sentire riconosciuta la mia parte nuova. O probabilmente per non essere ancora così evoluto da prendermi la piena responsabilità di attuare quel movimento che faccia fluire nuovamente l’energia che si è bloccata. Quindi, mi è capitato anche di rivedere la mia aggressività. Ma così è, accetto la lezione che devo metterci ancora del mio per operare questa trasformazione e ti ringrazio davvero profondamente, Abheeru! Un fiume di parole, spero possa essere utile…a me lo è stato.

Perché ti sei rivolto ad Abheeru e a questo corso? Di cosa avevi bisogno? Ti eri dato un obiettivo? O più di uno (livelli di obiettivi).

Per curiosità di lavorare con lui e voglia di riprendere in mano me stesso. Quella delle relazioni mi era sembrata un’ottima partenza ed anche le dirette del mercoledì e del giovedì sono state fondamentali

Prima di rivolgermi a questo servizio, sentivo di avere in me una sfida da affrontare? Nel caso, quale era la sfida? Ti sei sentito supportato ad attraversare la sfida?

La sfida era quella di ritrovare e far sentire la mia voce all’esistenza. Il supporto è stato notevole

Avevi dei dubbi/resistenze prima di decidere se usufruire del servizio (non è un dottore, non è uno psicologo, è roba new age)? Eventualmente, quali? Hai avuto dubbi o esitazioni dopo aver usufruito del servizio? Se continuare o meno? Quali dubbi?

Onestamente non ho mai avuto dubbi… Avevo conosciuto personalmente Abheeru all’inizio del mio percorso spirituale e avevo sentito subito una bella affinità. Negli anni avevo seguito (da lontano perché sto a Venezia) il suo lavoro e le tematiche mi sono sembrate sempre forti ed interessanti. E mi ero riproposto (e quando mi sarà possibile voglio farlo dal vivo) di lavorare prima o dopo con lui

Quali punti di forza hai percepito/verificato nell’usufruire del servizio?

Abheeru ha lavorato profondamente su se stesso e questo timbra le sue parole col marchio della verità! Ho trovato anche un ottimo bilanciamento tra il suo parlare (che ho vissuto spesso con il senso di comunione del satsang), le condivisioni dei partecipanti e le esperienze guidate

Hai ulteriori eventuali commenti personali sul servizio ricevuto?

Il livello di queste esperienze è davvero altissimo e offrono la possibilità anche a chi si sta appena cimentando col proprio percorso di crescita di ottenere subito risultati tangibili.

Intensivo di consapevolezza - Koan sè

Claudia S.

Napoli

Quando Abheeru ci ha addestrate il giovedì non capivo nulla, non ricordavo la struttura dei Koan precedenti, non riuscivo a memorizzare orari mansioni ruoli frasi da dire per condurre …

Mi sentivo disorientata.

Poi sono arrivate le persone del corso ed ancora mi sentivo un pesce fuor d’acqua, mi chiedevo come avrei potuto accompagnarli in questo processo, ma dentro di me sapevo che al momento giusto avrei trovato dentro me le risorse necessarie per guidare me e il gruppo verso il viaggio interiore del Koan.

Appena abbiamo iniziato e’ diventato tutto comprensibile e chiaro e riuscivo contemporaneamente a stare nel processo degli altri e nel mio personale senza perdere la concentrazione dell’organizzazione di ogni singolo minuto !

Quando Abheeru mi ha chiesto di condurre la meditazione della danza la NATARAJ mi sono chiesta cosa avrei potuto dire per la conduzione di ben 40 minuti di danza !!! Ma quando e’ partita la musica le parole scorrevano fluide e autonome come se qualcuno lassù mi stesse suggerendo ogni singola frase, non dovevo fare altro che ascoltare dentro il mio cuore e condividerlo con il gruppo. Danzavo conducevo e gestivo il microfono con il mixer che fischiava e cambiava volume senza che io potessi averne il controllo … “lascia che accada” mi dicevo e tutto fluiva!

Il primo giorno li ho guidati negli elementi della natura: acqua aria fuoco terra immaginando di danzare immersi in essi e mossi da essi … poi li ho guidati a danzare rappresentando diversi animali dall’aquila al cavallo selvaggio dal serpente al felino della foresta … il gruppo mi seguiva con fiducia ed insieme abbiamo viaggiato in orizzonti inesplorati !!! 

Il secondo giorno Abheeru mi ha chiesto di farli fluire come nel fiume del racconto di osho senza dare troppe indicazioni lasciando che ciascuno potesse fare il suo viaggio danzando nel suo flusso personale. Per il 3’ giorno non era prevista la mia conduzione ma c’era la NO DIMENSION che avrebbe condotto Abheeru, ma nella pausa mi ha chiesto se me la sentivo di fare una meditazione mia con mie musiche, così ho accettato senza esitare ed ho ideato in pochi minuti la meditazione dei 7 chakra collegandoli ai 7 giorni della creazione, ai 7 colori, ai 7 punti del corpo ed ai 7 significati dei chakra. Abheeru mi aveva dato pochissimo preavviso di questa meditazione da ideare percui ho scelto 7 musiche e mi sono lanciata senza paracadute in una delle visualizzazioni sciamaniche più avvincenti della mia vita. 

Di solito nel corso di laboratorio per danzatori che io conduco da più di 24 anni mi era capitato di guidarli per brevi meditazioni come una curandera in viaggi Sciamanici o come energizzatrice di trance dance. Ma mai avevo osato incamminarmi in un viaggio di un’ora per un gruppo di esseri umani alla ricerca del CHI C’È DENTRO !!!

E’ stato davvero meraviglioso sentire come le parole venivano fuori e attraversavano le nostre anime che ormai uscite dai corpi volavano a tutta velocità contro le leggi della fisica 🔥

L’ultimo giorno Abheeru mi ha chiesto di chiudere la sua meditazione del cuore con una meditazione finale …

 

Sentivo allo stesso tempo che la cosa era più grande di me ma che come sempre gli spiriti guida sarebbero arrivati a guidarmi e che non c’era da preoccuparsi al momento giusto tutto sarebbe andato perfettamente ☀️

Così ho condotto la meditazione della semina dei nostri sogni nella stanza, immaginando di scavare nella terra e vedere crescere man mano le piantine, fino a diventare imponenti alberi che si innalzavano nell’immensità del cielo, attraversando il soffitto della stanza, il tetto della fattoria per raggiungere il sole… poi le radici hanno iniziato a crescere e intrecciarsi tra loro diventando una rete delle nostre anime, così come i rami dei diversi alberi hanno iniziato a interagire come per diventare un unico grande albero che affondava le radici nel centro della terra per innalzarsi nell’universo infinito senza tempo.

Chi come me stava facendo un percorso per ridurre ed eliminare farmaci antidepressivi e ansiolitici, e considerato che durante il koan ho completato con successo l’eliminazione di questi farmaci è stata un’opportunità davvero gratificante stimolare qualcun’ altro a credere nelle proprie forze e risorse per assumersi la responsabilità di sentire ciò che l’anima grida dentro, attraverso l’ansia e la depressione, per farci riallineare alla nostra autenticità, alla nostra vocazione, a ciò che siamo veramente. 

 

Parlando del mio vissuto traumatico che mi aveva portata a ricorrere all’aiuto dei farmaci sentivo che ormai tutti quegli avvenimenti non avevano più bisogno di essere rievocati, perché erano solo una opportunità di crescita evoluzione e allineamento con la mia parte più profonda, per ricordarmi chi sono e perché esisto. 

 

Ho condiviso le meditazioni che attualmente sto facendo, che mi stanno aiutando a riconnettermi con il sentire, all’ascolto del bambino interiore, è stato molto bello sentirmi uno strumento di liberazione per un altro essere umano, che come me, stava affrontando un blocco potente al sentire. 

 

Inoltre ho incontrato chi sta provando con tutte le sue forze a rompere un patto Karmico con il dolore, la sofferenza e il dover servire il prossimo senza mai guardare se stessi. 

 

Dedicare tutta la propria vita all’aiuto degli altri senza mai prendersi cura di se stessi, è un tema che risuona molto dentro di me, considerando che ho vissuto senza sapere chi ero, senza sapere quali erano i miei bisogni e quali le mie necessità, sempre con il desiderio di con compiacere i miei genitori e le persone che amavo, per cui mi sono ritrovata come in uno specchio in cui davanti a me c’era la mia me stessa, incapace di amarsi, schiava del compiacere e del senso di colpa. Inevitabilmente interagire con questi aspetti mi aiuta profondamente a radicarmi nell’amore per me stessa e nel mettermi al primo posto rispetto a tutto il resto perché solo amandomi profondamente posso essere di ispirazione per gli altri ad amarsi e a prendersi cura di se stessi. 

 

Inoltre ho incontrato chi stava per dare un cambio importante a tutta la sua vita professionale come imprenditore ed anche questo vissuto come gli altri mi appartiene profondamente perché nel 2016 ho affrontato la scissione dalla vecchia sede di scuola di danza dopo 23 anni di direzione artistica e l’opportunità di ricominciare da zero a 44 anni. 

 

So bene cosa significa morire per rinascere, distruggere per ricostruire. Anche in questa diade ho sentito di incoraggiare il partner che avevo di fronte a seguire la scintilla per realizzare una realtà professionale, con un gruppo dei pari, in cui ritrovare la propria mission gratificazione e realizzazione professionale. Era come vedere me stessa negli anni che anticiparono la scelta di dimissioni e l’inizio di una nuova vita. Sapevo bene dentro me che il processo è lungo e doloroso ed in alcuni casi pericolosamente mette a rischio la capacità di manifestare il dono e il talento perché la depressione che ho attraversato subito dopo le dimissioni mi ha impedito per molti anni di realizzare con serenità un nuovo progetto, dato che boicottavo tutte le mie qualità per garantirmi l’insuccesso e fallimento. Soltanto una grande forza interiore nel seguire la scintilla di ciò che ci fa battere il cuore può essere lo stimolo per trovare il coraggio di esporsi, spiccare il volo e raggiungere nuovi traguardi inesplorati. Quella forza dentro di me si è finalmente riaccesa, anche se lo sforzo a tirare fuori il mio talento e le mie attitudini resta ancora alto. 

La paura di essere ciò che sono. 

 

Ho incontrato il mentale ossessivo incapace di riconnettersi con i bisogni del corpo, le emozioni, i sentimenti, la creatività, la fantasia e l’ispirazione. Anche questa fase mi rappresenta forse più di tutte in questo momento della mia esistenza, dove continua imperterrita a spostarmi nel problem solving e nel raggiungere l’autonomia economica anziché manifestare il mio dono di danzatrice, coreografa, maestra di danza, per cui continuo ossessivamente a scappare dal mio più grande talento che è la danza, per rifugiarmi in quella finta sicurezza dell’ego, per garantire la mia sopravvivenza. 

Vedere con quanta facilità il mentale prendeva il sopravvento sul corpo, sulle emozioni, mi faceva da specchio e mi stimolava a auto incoraggiarmi per riconnettermi con la mia essenza di guaritrice e artista. 

 

In questa diade più che in tutte le altre ho sentito il desiderio di stimolare il partner che avevo di fronte con un viaggio sensoriale attraverso il bambino, attraverso il disegno, attraverso la percezione fisica, l’ascolto delle emozioni e dei sentimenti, e vedere letteralmente trasformarsi davanti a me l’essere umano dal mentale al percettivo è stata una delle soddisfazioni più gratificanti di questo Koan. 

 

L’essere al servizio dei partecipanti con i preparativi di ogni sessione attiva e meditazione, allestendo e disallestendo lo spazio, chiamando i cambi alla campana, guidando le meditazioni con il microfono, preparando e riordinando dopo i pasti, guidando alla buona notte, mi ha aiutata molto a riconnettermi con la disciplina e la struttura della gestione della mia vita personale fuori dal processo koan, dove spesso ancora oggi ho grande disagio nel rispettare i piani che organizzo precedentemente, per cui ho potuto grazie a questa esperienza riconnettermi con una struttura disciplinata di tempi, orari e mansioni da rispettare. Questo mi ha resa fiera di me e mi ha dimostrato che sono ancora in grado di farlo in caso di necessità, nonostante adesso la mia vita sia più orientata a creare spazi sconfinati fuori dalle regole dagli schemi per poter fruire nel sentire e nella ricerca creativa e artistica. 

 

Ogni giorno guardare la chat, leggere e ascoltare le condivisioni dei partecipanti, mi aiuta a mantenere vivo il riferimento che mi porto a casa dopo questo Koan, ovvero riconoscere l’erbaccia più potente che mi impedisce di essere me stessa: la paura di essere bruciata sul rogo come una strega. Ovvero la paura di essere rifiutata per ciò che sono e punita per la mia selvaggia e emancipata identità. 

Mentre il riferimento più importante che porto a casa e’ il seguire la scintilla! essere ciò che sono! Manifestare Dio attraverso me che realizzo il mio dono! Darmi il diritto e il merito di espandermi consentendo anche al mondo di espandersi grazie a me! assumermi la responsabilità di essere me stessa!

Paola

Verona

Ho vissuto e vivo tutt’ora la tecnica del KOAN come uno strumento, una chiave che apre la porta del mio mondo interiore, è una domanda chiara che stimola la mia ricerca interiore, che favorisce l’emergere di pensieri, e ogni pensiero porta con sé la sua emozione, e se accolgo l’emozione e vado oltre, mi lascio investire e la rivivo, quando l’onda emotiva si esaurisce ho la possibilità di incontrare una parte di me che da tanto tempo aspettava di potersi esprimere, di potersi mostrare… regalandomi così la sua energia che diventa nuova forza pulsante per me. Mi sento avvolta in una profonda gratitudine. 

Perché ti sei rivolta ad Abheeru e all’Intensivo Koan Sé? Di cosa avevi bisogno? Ti eri data un obiettivo?

perchè sentivo che avevo bisogno di contattare una parte di me che stava chiamando ma da sola non ci stavo riuscendo, così ho scelto una guida, Abheeru, che conosco, stimo, e ringrazio, ancora una volta il suo sostegno è stato molto prezioso

Prima di rivolgermi a questo servizio, sentivo di avere in me una sfida da affrontare? Nel caso, quale era la sfida? Ti sei sentito supportato ad attraversare la sfida?

Prima di fare l’Intensivo c’era la mia mente che opponeva tutte le sue resistenze e avevo bisogno di vederla all’opera, riconoscerla. E’ stato bellissimo proprio il momento in cui ho assistito al passaggio velocissimo dalla mia parte identificata alla parte che voleva liberarsi, un ping pong di emozioni diverse che si alternavano in frazioni di secondo fino a quando è arrivata la calma, poi la comprensione ed infine l’accettazione. Abheeru mi ha sostenuto e guidato in questo processo con presenza e amore.

Quali punti di forza hai percepito/verificato nell’usufruire del servizio?

La competenza di Abheeru e la sua capacità di donarla con amore.

N. P.

Verona

Non ci credevo ma è proprio così: esiste una linea del prima e dopo Koan. Grazie a tutte le anime meravigliose presenti , naturalmente in particolare ad Abheeru Roberto Berruti.   

Perché ti sei rivolto ad Abheeru e all’Intensivo Koan Sé? Di cosa avevi bisogno? Ti eri dato un obiettivo?

Perchè mi ha sempre ispirato fiducia e sicurezza che con altri non sentivo. Avevo bisogno di trovare in me quella scintilla che si era spenta: l’obiettivo di tornare a vivere con vibrazione.


Quali punti di forza hai percepito/verificato nell’usufruire del servizio?

La forza di riuscire a raggiungere il mio centro consapevole: sono stato molto ben guidato da Abheeru e le sue collaboratrici: ci riescono con chiunque, il loro amore è straordinario. Inoltre la diade se la facciamo con profondità può essere straordinaria e miracolosa !

Mattia

Verona

Attraverso la diade ho potuto scoprire delle sfumature di me di cui non ero ben consapevole e mi sono sentito compreso e sostenuto nelle mie difficoltà. Il koan mi ha dimostrato che se ascolto la forza misteriosa che mi abita senza commentarla o giudicarla, può aprirsi il mondo.

Perché ti sei rivolto ad Abheeru e all’Intensivo Koan Sé? Di cosa avevi bisogno? Ti eri dato un obiettivo? O più di uno (livelli di obiettivi) 

Avevo bisogno di comprendere cosa si celava dietro il grande disagio che stavo attraversando e di trovare la mia strada in questa vita.

Prima di rivolgermi a questo servizio, sentivo di avere in me una sfida da affrontare? Nel caso, quale era la sfida? Ti sei sentito supportato ad attraversare la sfida?

La sfida era di spostare lo sguardo dalle cause apparenti del disagio e coglierne la forza vitale e creativa. Il supporto che ho avuto è stato eccezionale

Avevi dei dubbi/resistenze prima di decidere se usufruire del servizio (non è un dottore, non è uno psicologo, è roba new age)? Eventualmente, quali? Hai avuto dubbi o esitazioni dopo aver usufruito del servizio? Se continuare o meno? Quali dubbi?

Avendo già avuto due esperienze di koan sapevo già cosa poteva comportare anche se ogni volta, prima di un koan, la mia mente mi instilla un sacco di paure perché incontrare se stessi è sempre un’incognita.

Quali punti di forza hai percepito/verificato nell’usufruire del servizio?

Ho trovato la mia strada: la mia creatività al servizio di chi ne ha bisogno al fine di contribuire a creare una nuova comunità.

Hai ulteriori eventuali commenti personali sul servizio ricevuto? Sulla struttura in cui si è svolto? Sull’ambiente generale in cui sei stato?

Abheeru è una persona meravigliosa e anche gli assistenti mi sono stati di grande aiuto. La struttura è comoda e confortevole, è un campo energetico di grande armonia.

Paolo Venturi

Verona

ma questo rimane sul piano concettuale delle tante maschere che indossiamo ogni giorno per sopravvivere alla nostra quotidianità! Dopo le prime diadi ho compreso il valore del koan…che ho interpretato come una sonda che lasci entrare fra i vari preconcetti di te…uno strumento che si fa spazio fino a che non incontra il tuo vero Sé. In quel preciso momento….la libertà di poter aprire il rubinetto di emozioni davanti a uno sconosciuto (che poi diventerà la persona che emotivamente conoscerai meglio rispetto alle tante che pensi di conoscere nella tua vita) non ha prezzo! La libertà di condividere la purezza della nostra umanità così com’è senza limiti, senza paure, senza giudizi…lasciandosi andare con fiducia all’altro…scoprendo che la vocina interiore che tante volte ti ha domandato….”ma posso?!” ora puoi lasciarla fluire senza filtri con il dono dell’ascolto attivo di un altro essere umano che risuona in te e tu risuoni in lei….E’ stato faticoso? Si….sveglia all’alba, non si parla e si affrontano zone oscure della propria personalità….si fanno tanti sacrifici sul lavoro…in famiglia…con amici e nelle relazioni amorose…ma ve lo siete mai chiesti cosa fate per conoscere meglio voi stessi? Il koan è questo…una possibilità intima e profonda di incontro con voi stessi! Ringrazio di cuore Roberto, che come un padre..un fratello…un amico mi ha accompagnato in questa giostra di emozioni! 

Perché ti sei rivolto ad Abheeru e all’Intensivo Koan Sé? Di cosa avevi bisogno? Ti eri dato un obiettivo? O più di uno (livelli di obiettivi).

Mi sono rivolto a Abheeru perchè ha una sensibilità e una dote innata nel comprendere ad aiutare le persone nel percorso della loro vita…ho scelto poi di partecipare all’intensivo per pura curiosità verso la conoscenza di me stesso…avevo bisogno di dare spazio alle mie emozioni in un luogo adatto.

Prima di rivolgermi a questo servizio, sentivo di avere in me una sfida da affrontare? Nel caso, quale era la sfida? Ti sei sentito supportato ad attraversare la sfida?

si…la sfida era, ed è tutt’ora, quella di avere più fiducia in me stesso nella scelte di vita…mi sono sentito compreso e allo stesso tempo supportato nell’espressione delle mie difficoltà.

Avevi dei dubbi/resistenze prima di decidere se usufruire del servizio (non è un dottore, non è uno psicologo, è roba new age)? Eventualmente, quali? Hai avuto dubbi o esitazioni dopo aver usufruito del servizio? Se continuare o meno? Quali dubbi?

Certo i dubbi e le resistenze si facevano sentire…sia per il lato economico che di tempo…ma alla fine mi sono reso conto che erano più aspettative e paure irrazionali…alla fine credo che l’esperienza di vita valga molto di più che tanti titoli professionali e Abheeru in questo ne è la testimonianza.

Quali punti di forza hai percepito/verificato nell’usufruire del servizio?

Il punto di forza sicuramente più evidente è la possibilità di lavorare non sul piano razionale come tanti percorsi di psicologia, ma di entrare in contatto con la propria intelligenza sensibile ed emotiva e di dare spazio a chi si è realmente; il tutto in un luogo protetto.

Hai ulteriori eventuali commenti personali sul servizio ricevuto? Sulla struttura in cui si è svolto? Sull’ambiente generale in cui sei stato?

L’ambiente della fattoria è magico…si è connessi alla natura e agli animali…direi un luogo perfetto per poter lavorare su se stessi.

Abheeru

Roberto Abheeru Berruti – Trainer Olistico – C.F:BRRRRT69C03A182O – P.IVA: 04052030238  

Professionista regolamentato dalla legge N.4/2013 iscritto nei registri SIAF Italia – Operatore Olistico liv. Trainer cod. VE371T-OP dal 8/11/2011 P1538T-OP

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